Nel 2020, l’emergenza coronavirus potrebbe bruciare 18 miliardi di spesa turistica. Si parla di 9,2 miliardi per la contrazione dell’incoming e 8,8 miliardi per la rinuncia alla vacanze degli italiani nel Bel Paese. Ed il 70%, pari a 12,6 miliardi di euro, sarebbe concentrata in sei sistemi regionali: Veneto, Lombardia, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige.
La contrazione del consumo totale di beni e servizi sarebbe diretta conseguenza della riduzione di 29 milioni di arrivi. Di conseguenza, questo dato porterebbe, a sua volta, a ben 143 milioni di presenze in meno con una flessione rispettivamente pari al 22,1% e al 34,2% rispetto al 2019. Sono alcune delle anticipazioni di uno studio di Demoskopika contenute nel saggio “Turismo in quarantena”.