L’Abi esprime un giudizio positivo sulla “sensibilizzazione dell’ opinione pubblica e, sopratutto, sugli incentivi fiscali” che potrebbero essere inseriti in manovra “per l’ uso dei sistemi di pagamento tracciati” e ricorda che in Italia, dal 2017 sono entrati in vigore i limiti sui costi per l’uso delle carte imposti dall’Ue, che fanno del nostro Paese “quello che ha i costi minori”. Lo ha detto il presidente dell’ Associazione bancaria italiana Antonio Patuelli rispondendo alla domanda di un giornalista. “Dati pubblicati proprio oggi – ha aggiunto – confermano che i costi complessivi dei pagamenti con carte di credito in Italia sono inferiori a quelli dei principali Paesi Ue”, ricordando pero’ che questo vale “per le carte di origine o circolazione italiana, non per quelle di altri continenti” “L’Abi, pero’, e’ un interlocutore culturale dello Stato, al quale tocca assumere la decisione e non ha possibilita’ di imporre prezzi amministrati. Non vogliamo andare ad infrangerci su nessuna norma anti-trust, che noi dobbiamo solo applicare”.